Itaca: patria simbolo di coloro che attraversano il globo e le esperienze della vita. Nostro logo è un mandala, dal sanscrito, cerchio, rappresentazione dell'universo, simbolo di tutti i punti di partenza, di tutti i cicli dell'esistenza, del proprio centro. Patria ideale. La nostra associazione si propone la valorizzazione dell'esperienza migratoria e delle culture del mondo. Siamo per i diritti universali di uguaglianza e cittadinanza. Qui, ora e per tutti.
Diversificando 2014
Itaca ci sarà anche quest'anno con il suo banchetto.
Sabato sera un film da non perdere: "Io sto con la sposa"
Sabato sera un film da non perdere: "Io sto con la sposa"
Un cappello per Gaza
Serata teatrale e musicale ad offerta libera.
Venerdì 14 novembre ore 20,30 presso Comteatro, Piazza Giovanni XXIII, 7 a Corrsico
Il ricavato verrà devoluto a Vento di Terra ONG a Gaza per contribuire alla ricostruzione del centro per l’infanzia “LA TERRA DEI BAMBINI” distrutto dall’esercito israeliano.
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25 Ottobre: Premio Nesi alla Rete Scuole Senza Permesso
La Commissione di esperti ha unanimemente indicato di assegnare il Premio Nesi 2014 alla Rete Scuole Senza Permesso per la consonanza dell'impegno di tutte le sue realtà di rete con la figura e l’opera di Alfredo Nesi, in particolare per la comune finalità rivolta a momenti formativi e socio-educativi per gli adulti, e per il ruolo di emancipazione delle persone assegnato alla conquista della parola.
In un
contesto in cui persone di diversi paesi, portatrici di diverse culture, lingue
e visioni del mondo, si trovano a vivere l’una accanto all’altra, emerge la
necessità di costruire percorsi di conoscenza e di educazione alla
cittadinanza. Troppo spesso capita che chi ospita si ponga in una condizione di
superiorità rispetto a chi viene ospitato e questo legittima quel processo
secondo cui è opportuno trasmettere e, a volte imporre, conoscenze, norme,
usanze senza offrire all’altro la possibilità di prendere parola in merito.
L’ascolto, il dialogo sono invece strumenti fondamentali per innescare processi
di empatia attraverso i quali costruire autentici percorsi di accoglienza.
Per superare tale situazione che identifica nei migranti la fascia sociale
concreta di una nuova povertà occorre procedere passo dopo passo per una
interazione non risulti sterile e superficiale. E' dunque necessario ed
opportuno riconsiderare le nuove forme
della comunità e dell'essere insieme, e sul piano più propriamente etico
giuridico ridefinire il concetto di cittadinanza.
In
questa direzione va l'esperienza della Rete Scuole Senza Permesso,
caratterizzata da una scelta di promozione educativa, culturale e sociale
rivolta agli stranieri, categoria tenuta
ai margini delle nostra società.
La Rete risponde così anche alla gravissima
carenza del nostro paese per l'insegnamento dell'italiano ai cittadini ed alle
cittadine straniere, facendosi carico di un ruolo di integrazione/contestazione
costruttiva. In ciò il profondo legame tra la finalizzazione del proprio
apporto ad una convivenza aperta, alla emancipazione personale ed un preciso criterio territoriale di lavoro.
Tale
esperienza ha il pregio di aver saputo costruire una fitta rete di adesioni ed
una tipologia molteplice di interventi: tra tutti segnaliamo l' esperienze
degli Sportelli migranti veri punti di incontro e di equilibrio tra educazione
concreta, bisogni fondamentali, azioni di volontariato e dignità personale. E'
sufficiente fare riferimento a qualche scarno numero: 18 scuole territoriali a Milano e nel suo
hinterland, con la finalità prevalente di assicurare l'accesso a tutti
all'istruzione e ai diritti; coinvolgimento di
oltre 3000 studenti migranti ogni anno e di oltre 400 volontari.
Meritano poi ancora una volta una
specifica sottolineatura il vasto impegno di volontariato caratterizzante tali
esperienze territoriali ed insieme la molteplicità di apporti culturali e
sociali, di orientamenti e di prospettive dei diversi soggetti della Rete.
Le
Scuole Senza Permesso cercano di coniugare l'aspetto educativo con
l'emancipazione sociale e la denuncia politica. Temi coerenti con lo spirito
del Premio Nesi. Questa scelta evidenzia l'attenzione della Fondazione Nesi
alla necessità di riscrivere la legislazione razzista sui migranti.
La
motivazione del conferimento del Premio Nesi 2014 nella sua quarta edizione
alla Rete risiede nell'aver individuato una continuità di lavoro pluriennale,
nell'apprezzamento del suo consolidamento sul territorio, nel riscontro della
capacità con cui le diverse scuole sono riuscite nel tempo a coordinarsi tra di loro, ed infine nella
specificità del lavoro pedagogico-didattico. Non solo, dunque, insieme da
volontari per insegnare la lingua italiana ai migranti, ma anche per fornire loro gli strumenti necessari a
comprendere la legislazione italiana e tutelare i propri diritti personali e
sociali.
Avviare
una didattica orizzontale con classi non omogenee; sperimentare una flessibilità della didattica con un continuo
auto-aggiornamento; determinare una
partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti nel progetto educativo; ed
infine mettere in opera una molteplicità di strumenti di lavoro e di
apprendimento, anche a carattere ludico hanno caratterizzato e segnano
l'identità dell'esperienza della Rete Scuole Senza Permesso e conseguentemente esprimono le ragioni dell'assegnazione del
Premio Nesi.
Conclusivamente,
l'azione educativa della Rete può essere riconosciuta --- anche senza una
derivazione diretta e consapevole --- come una delle eredità dell'opera di Alfredo Nesi, dei valori e
delle esperienze che hanno segnato la sua vita, quando essa identifica il
proprio impegno prioritario verso i nuovi poveri di oggi per un insegnamento
della lingua italiana in modo strumentale e finalizzato alla cittadinanza per
tutti.
Scriveva
infatti Alfredo Nesi nel marzo 1963, rivolto agli abitanti del Quartiere Corea
di Livorno, la cui denominazione di per sé già illumina sul carattere
periferico, marginale e di povertà che gli erano propri, dichiarando che il
proprio impegno è rivolto a: “dare un
aiuto alle famiglie per l'educazione e lo studio dei loro figlioli. Noi siamo convinti del
valore primario della scuola e della cultura ad ogni grado ed a ogni età, vera
dimensione rivoluzionaria del nostro impegno socio-educativo ''.
Con
questo spirito e con queste valutazioni viene consegnato il Premio Nesi 2014
alla Rete Scuole Senza Permesso, alla quale va insieme il nostro ringraziamento per il suo impegno e
per la sua opera.
IMMAGINI DELL'EVENTO
Apertura |
Intervento del Consigliere comunale Basilio Rizzo |
Pompeo Rocco descrive la Fondazione Nesi di Livorno |
Il momento della premiazione ritirato per la rete da Ahmed Mohamed ed Elena Pila |
Il pubblico |
Intervento di Maurizio Ambrosini, docente all'Università degli Suti di Milano |
Intervento dell'Assessore all'Istruzione Francesco Cappelli |
Marianna Taborelli descrive la rete SSP |
Tiziana Barletta illustra lo spot realizzato dalla Rete |
Julie Chizo e Rafael Coronato Gilardo leggono i loro testi premiati al concorso Immicreando |
Foto ricordo di Itaca |
Premio Nesi
Sabato 25 0ttobre presso Palazzo Marino, Sala Alessi - ore 10-12,30
un importante riconoscimento per le attività della Rete Scuole Senza Permesso di cui Itaca fa parte.
Scarica volantino
un importante riconoscimento per le attività della Rete Scuole Senza Permesso di cui Itaca fa parte.
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Serata di presentazione del libro Oltre le radici...la linfa
Ecco le foto dei protagonisti a conclusione della
serata di presentazione del libro “Oltre le radici...la linfa”, detti e
proverbi del mondo, realizzato dall’associazione Noi di Corsico in
collaborazione con Itaca.
E' stata una bella serata molto partecipata ed
emozionante per i nostri studenti, orgogliosi di poter rappresentare e far
conoscere, attraverso questo evento, la cultura del loro paese di origine.
Il gruppo musicale Shafta, nato grazie ai nostri corsi
di italiano, ha completato la serata rendendola ancor più significativa.
"Oltre le radici... la linfa" detti e proverbi dal mondo
Sabato 20 settembre in occasione della Notte Bianca presentazione del libro curato dall'associazione Noi di Corsico in collaborazione con Associazione Itaca e Consulta dei Cittadini Stranieri.
Appuntamento ore 20,30 sul sagrato della Chiesa S.S. Pietro e Paolo.
A seguire ritmi musicali di Shafta.
Volantino.pdf
Appuntamento ore 20,30 sul sagrato della Chiesa S.S. Pietro e Paolo.
A seguire ritmi musicali di Shafta.
Volantino.pdf
Reportage dal parco di Barbara
La giornata di domenica è stata veramente troppo verigud: attimo di panico al mattino quando io,
leggermente in ritardo, ricevo la telefonata di Chang che mi chiede dove sono
io e dove sono tutti… maccccome? Siamo solo io e lei????? Per fortuna nel giro
di una ventina di minuti (con moooooooooooooooolta calma) cominciano ad
arrivare le Diyane, Lucia, Katia&Katiuska…. Ci incamminiamo in ritardo
verso il parco e incrociamo dei personaggi per la strada, che già erano andati
al parco ma se ne stavano andando perché non avevano trovato nessuno.
Agguantati per il rotto della cuffia, ci piazziamo sotto un bell’albero pieno
di pollini e zanzare e si comincia il banchetto!
Poco a poco sono arrivati anche gli
altri: Sebastian Wanderson Adilson Denis + un amico di ritorno da a giocare a
pallone, Grandpère e suo cugino, Yuko, Shirin e Mahendro, arriva Sandra (che
piacere vederti!) in bici con la sua bimba, poi ancora Eva con la seggiolina
reggi-panza, Antonio + figlia e cagnolino, il Madone, il Dutur, Yasser, passa
Mohamed ma mentre era al telefono ci dice non ce la fa a rimanere, arriva il
mio nuovo studente cinese di cui non mi ricorderò mai il nome con figlio Kewi
(mezz’ora a spiegargli del frutto etc etc) armato di calippo semisciolto…
insomma un’allegra brigata. Yuko come al solito ha dormito un po’ qua un po’
la, i giovinastri romen-ukrain-moldav-brasileir sono riusciti a farsi un poker
con addirittura le fisssshhhh
Culmine del pomeriggio (!!!!) una
partita a bandiera in cui abbiamo rischiato infortuni più o meno gravi: varie
scivolate sull’erba, quasi infarti da corsa campestre e in particolare a Katia
sono toccate: una centra in faccia da parte mia, una frustata della collana di
granpere nelle cui scatolette/cilindri devono essere nascosti gli ultimi
segreti di fatima, e in + si è quasi rotta un dito mentre scappava vittoriosa
dopo aver acchiappato la bandiera. Questa volta per fortuna nessuno si è
ufficialmente rotto J. In tutto questo
arriva la famiglia Anelli al gran completo, armata di bici, caschetti e
dell’arma + deleteria al momento in circolazione: Dawid. L’inarrestabile
infante, dopo averci stramazzato correndo a bandiera (pure io ero tutta sudata
nonostante reggessi la bandiera e gridassi i numeri), ci ha deliziato con un rap
in cui svela la sua vera natura e in un balletto hip hop degno di amici.
Lasbadnotlis, ci ha invitati per oggi al suo compleanno al parco, informandosi
dettagliatamente su quando anche noi finissimo la nostra giornata scolastica, e
dopo aver appreso che sarebbe stato tardi, ha chiesto al suo babbo di poter
fare la festa al buio (!!!!!). Auguri Dawid!!!
Verso le sette, pensando che fossero
solo le cinque, gli ultimi rimasti hanno ripreso la via di casa. Proprio una
bella giornata!!!!
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